Repertoire

 

Contemporary

Paul Hindemith, Sonata Op.11 n.4 (1919)

Nino Rota, Intermezzo (1945)

Lino Liviabella, Tre momenti (1956)

Simonide Braconi, Elegia e Capriccio (2012)

Daniele Di Virgilio, Canti della Nostalgia I- II-III(2017)

Rebecca Clarke, Shorter Pieces for viola and Piano (1919)

Frank Bridge, Pensiero e Allegro appassionato (1908)

Romantic

H. Vieuxtemps, Sonata Op.36

H. Vieuxtemps, Elegia

G. Faurè, Apres un reve

M. Glinka, Sonata in re minore

R. Schumann, Märchenbilder

R. Schumann, Adagio e Allegro

J. Brahms, Scherzo dalla sonata F.A.E.

J. Brahms, Sonata in Mi bemolle maggiore Op.120 n.2

M. Bruch, Romanza Op.85 nelle trascrizione per viola e pianoforte

J. W. Kalliwoda, 6 Notturni Op. 186

J. Joachim, 3 Melodie Ebraiche

J. Joachim, Variations op.10

Classic

W. A. Mozart, Sonata in Si bemolle maggiore, ricostruzione di Karl Marguerre da frammenti mozartiani 

Barocco

M. Marais, Cinque antiche danze francesi

J. S. Bach, Sonata n.3 BWV 1029 per viola da gamba e clavicembalo trascritta per viola e pianoforte

 

 

 

Concert proposals

 

Tre volti del romanticismo

 

H. Vieuxtemps, Sonata in Si Bemolle Maggiore Op.36 (25’)

Maestoso – Allegro

Barcarolla: Andante con moto

Finale scherzando: Allegretto

R. Schumann, Adagio e Allegro Op.70 (10’)

Adagio. Langsam, mit innigem Ausdruck 

Allegro. Rasch und feurig. Etwas ruhigert

J. Kalliwoda, tre Nocturnes Op.186 (10’)

Larghetto

Adagio con molta espressione

Allegro moderato

 

Tre volti, tre aree geografiche, tre atmosfere romantiche che si intrecciano, si incontrano e si scontrano nel fecondo 1800 musicale.

Il trait d’union? Senza dubbio, la figura poliedrica di Robert Schumann (1810 – 1856).

I suoi scritti critici, infatti, costituiscono una testimonianza della vita musicale romantica che oltrepassa i confini delle nazioni, mettendo in continuo paragone artisti di ogni luogo.

Schumann ascoltò il belga Henri Vieuxtemps esibirsi in concerto e quet’ultimo fu così apprezzato da Robert, che ben presto lo definì “il nuovo Paganini”. Anche il ceco Jhoann Kalliwoda, considerato da molti il “legame sinfonico mancante tra Beethoven e Schumann”, ricevette molti complimenti dal compositore. Robert uscì entusiasta dal concerto dell’artista di Praga e scrisse parole di elogio riguardo alla Quinta Sinfonia appena udita.

Riconoscendo in Schumann una guida (da qui la ragione di avere inserito una sua composizione nel cuore del programma), si può iniziare ad assaporare l’essenza musicale del romanticismo in una chiave tutta nuova e ricca di sorprese. Un ascolto che annullerà i confini nazionali e permetterà l’unione di menti e cuori, dando voce ad uno dei più veri significati della musica.

Per far sì che gli ascoltatori possano sentirsi veramente “guidati” in questo percorso musicale, ogni composizione sarà preceduta o seguita da una citazione tratta dagli Aforismi dello stesso Robert Schumann.

 

 

 

Sentieri in musica: da Mozart a Bridge

 

W. A. Mozart, Sonata in Si bemolle maggiore per viola e pianoforte (25′), ricostruzione di Karl Marguerre da frammenti KV 372, Anh. 46 (374g), Anh. 68 (589a), KV 439b

– Allegro

– Andantino sostenuto e cantabile

– Polonaise en Rondeau

Michail I. Glinka, Sonata in Re minore (10′)

primo movimento

Robert Schumann, Marchenbilder op. 113 (15′)

– Nicht schnell (Non veloce)

-Lebhaft (Vivace)

-Rasch (Veloce)

-Langsam, mit melancholischem Ausdruck (Lentamente, con espressione malinconica)

F. Bridge, Two pieces for viola and piano (10′)

– Pensiero

– Allegro appassionato

 

Un percorso musicale che esalta il ruolo cameristico della viola e del pianoforte attraverso i secoli e le nazioni.